Discussione:
Classificazione zone rischio esplosione in officina
(troppo vecchio per rispondere)
MazE
2008-06-11 08:07:21 UTC
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Nel passato si è spesso detto che l'introduzione della valutazione del
rischio d'esplosione nella 626/94 (con il DL 233/03), adesso
sostituita dal testo unico sulla sicurezza dlgs 81/08, avrebbe schiuso
ai progettisti elettrici nuove opportunità di lavoro.

Ecco, adesso mi chiedono se posso eseguire tale classificazione per
una officina di riparazione veicoli.
I veicoli sono alimentati a benzina, gpl, metano, gasolio. C'è una
fossa per le riparazioni e saldatura ossiacetilenica. La cosa non
dovrebbe riguardare direttamente l'impianto elettrico, devo fare solo
la classificazione.

Fino ad adesso però (trascurando gli anni trascorsi in compagnia della
64-2) ho avuto a che fare con il rischio d'esplosione in riferimento a
centrali termiche, per cui con l'aiuto dei software di TN e delle
guide cei uscite finora sono sempre riuscito ad evitare impianti
elettrici "particolari". Si parlava di fori di emissione ed il
pericolo scaturiva dall'impianto di adduzione gas.
Insomma l'obiettivo era più dimostrare che non avevo bisogno di fare
l'impianto "a prova di esplosione"

Qualcuno ha esperienza diretta invece della classificazione in
situazioni come quella descritta ?
Francamente sto pensando di rifiutare l'incarico, ma forse mi sfugge
qualcosa.
Per la parte "venale" del compenso ne possiamo parlare in seguito ...

MazE
Giuliano
2008-06-11 08:23:04 UTC
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Ecco, mi sono trovato nel tuo stesso problema!
L'officina aveva anche una carrozzeria e la cosa si è complicata.

Io ho scelto di leggere, informarmi, chiedere, provare e riprovare con i
software che avevo a disposizione e alla fine ho prodotto la mia
valutazione delle zone con rischio di esplosione.

Da notare che individuare e classificare le zone a rischio di
esplosione, con relativa estensione, è una cosa.
una volta fatto questo, il responsabile della sicurezza, o il suo
professionista consulente stabilisce le procedure operative necessarie.

Esempio, se una zona a rischio di esplosione esiste per la possibile
formazione di una pozza di benzina sul pavimento, la procedura potrebbe
essere:
- istruire il personale affinchè non si formi la pozza
- istruire il personale affinchè la pozza venga immediatamente rimossa
- tenere a disposizione sabbia per asciugare, o altri sistemi.
- provvedere ad una opportuna aerazione, ecc, ecc,

Giuliano



MazE ha scritto:
-------cut---------------
Post by MazE
Ecco, adesso mi chiedono se posso eseguire tale classificazione per
una officina di riparazione veicoli.
--------cut-------------
Post by MazE
Qualcuno ha esperienza diretta invece della classificazione in
situazioni come quella descritta ?
Francamente sto pensando di rifiutare l'incarico, ma forse mi sfugge
qualcosa.
Per la parte "venale" del compenso ne possiamo parlare in seguito ...
MazE
Mike
2008-06-11 11:59:20 UTC
Permalink
Post by MazE
Nel passato si è spesso detto che l'introduzione della valutazione del
rischio d'esplosione nella 626/94 (con il DL 233/03), adesso
sostituita dal testo unico sulla sicurezza dlgs 81/08, avrebbe schiuso
ai progettisti elettrici nuove opportunità di lavoro.
mmmmm...
Post by MazE
Ecco, adesso mi chiedono se posso eseguire tale classificazione per
una officina di riparazione veicoli.
I veicoli sono alimentati a benzina, gpl, metano, gasolio. C'è una
fossa per le riparazioni e saldatura ossiacetilenica. La cosa non
dovrebbe riguardare direttamente l'impianto elettrico, devo fare solo
la classificazione.
Quindi solo la classificazione delle zone e non la valutazione del
rischio.
Post by MazE
Fino ad adesso però (trascurando gli anni trascorsi in compagnia della
64-2) ho avuto a che fare con il rischio d'esplosione in riferimento a
centrali termiche, per cui con l'aiuto dei software di TN e delle
guide cei uscite finora sono sempre riuscito ad evitare impianti
elettrici "particolari". Si parlava di fori di emissione ed il
pericolo scaturiva dall'impianto di adduzione gas.
Insomma l'obiettivo era più dimostrare che non avevo bisogno di fare
l'impianto "a prova di esplosione"
La filosofia atex è sempre in questi termini, adottare tutte le misure
per ridurre il rischio, ovvero:

- adottando tutte le soluzioni possibili anche di processo per ridurre
al massimo ad ottenere delle zone 2 poco estese;
- dove per motivi tecnici (non economici) questo non sia fattibile
allora bisogna adottare tutti i mezzi di prevenzione necessaria, come
per esempio l'utilizzo di apparecchiature idonee per l'atmosfera
prevista;
- dove non sia possibile evitare completamente la deflagrazione,
adottare mezzi di sopressione oppure
- sistemi di protezione per evitare la propagazione.
Post by MazE
Qualcuno ha esperienza diretta invece della classificazione in
situazioni come quella descritta ?
Segui le indicazioni contenute nel esempio GF-2 della guida CEI 31-35/
A.
Post by MazE
Francamente sto pensando di rifiutare l'incarico, ma forse mi sfugge
qualcosa.
Non è una situazione critica, anzi è abbastanza semplice e
standardizzato e può essere l'occasione buona per cominciare a
prendere confidenza.
Post by MazE
Per la parte "venale" del compenso ne possiamo parlare in seguito ...
A su questo c'è di tutto e di più, quindi neanche mettersi...
MazE
2008-06-11 13:30:12 UTC
Permalink
Post by Mike
Quindi solo la classificazione delle zone e non la valutazione del
rischio.
questo ancora non è del tutto chiaro, dovrei assistere in questo
compito un alto professionista.
In altre parole non firmo ...
Post by Mike
La filosofia atex è sempre in questi termini, adottare tutte le misure
- adottando tutte le soluzioni possibili anche di processo per ridurre
al massimo ad ottenere delle zone 2 poco estese;
- dove per motivi tecnici (non economici) questo non sia fattibile
allora bisogna adottare tutti i mezzi di prevenzione necessaria, come
per esempio l'utilizzo di apparecchiature idonee per l'atmosfera
prevista;
- dove non sia possibile evitare completamente la deflagrazione,
adottare mezzi di sopressione oppure
- sistemi di protezione per evitare la propagazione.
Post by MazE
Qualcuno ha esperienza diretta invece della classificazione in
situazioni come quella descritta ?
Segui le indicazioni contenute nel esempio GF-2 della guida CEI 31-35/
A.
pensavo che fossero riferite alle condizioni per eseguire un impianto
elettrico "normale".
Qui si parla di classificazione
Post by Mike
Post by MazE
Francamente sto pensando di rifiutare l'incarico, ma forse mi sfugge
qualcosa.
Non è una situazione critica, anzi è abbastanza semplice e
standardizzato e può essere l'occasione buona per cominciare a
prendere confidenza.
ok, ma banalmente con il software atex gas di TN posso tirarci fuori
qualcosa di valido ?
(Chiaramente, come spiegato nell'help del software stesso, a seguito
di sopraluoghi,
analisi e valutazioni sia sul campo che a tavolino.
Post by Mike
Post by MazE
Per la parte "venale" del compenso ne possiamo parlare in seguito ...
A su questo c'è di tutto e di più, quindi neanche mettersi...
Ok ma stasera vogliono sapere se lo faccio e quanto voglio ...

MazE
Mike
2008-06-11 16:57:30 UTC
Permalink
Post by MazE
questo ancora non è del tutto chiaro, dovrei assistere in questo
compito un alto professionista.
In altre parole non firmo ...
Diciamo che il datore di lavoro, entro il luglio 2003 aveva l'obbligo
di redigere il "documento di protezione contro le esplosioni" ai sensi
del D.lgs. 233/03 ora all'interno del TU D.Lgs. 81/08. Questo
documento è redatto sotto responsabilità del datore di lavoro il quale
può avvalersi di consulenti esterni. La classificazione del luoghi
pericolosi è solo una parte di questo documento.
Post by MazE
pensavo che fossero riferite alle condizioni per eseguire un impianto
elettrico "normale".
Qui si parla di classificazione
Rispetto alla vecchia 64-2, con l'atex non ci si sofferma più solo
agli impianti elettrici ma si estende a tutte le probabili fonti di
ignizione. Il fatto che la norma 31-30 e relative guide siano del CEI
non significa che è relegato solo agli impianti elettrici, diciamo che
è rimasta nel CEI per comodità storica ma con l'impianto elettrico NON
hanno nulla a che spartire, infatti se leggi bene non si parla da
nessuna parte di impianti elettrici o apparecchiature.
Post by MazE
ok, ma banalmente con il software atex gas di TN posso tirarci fuori
qualcosa di valido ?
(Chiaramente, come spiegato nell'help del software stesso, a seguito
di sopraluoghi,
analisi e valutazioni sia sul campo che a tavolino.
Sinceramente il sw di TNE non è proprio performante e ha alcuni buchi,
io utilizzo tre SW tra cui quello di TNE ma per cose impegnative non
lo prendo in considerazione. Diciamo che per il tipo di
classificazione che vai ad affrontare può andare bene dato che hai
solo SE di secondo grado.
Post by MazE
Ok ma stasera vogliono sapere se lo faccio e quanto voglio ...
A beh allora ;-)

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