Post by GiulianoOltre a quello che , giustamente, ti hanno già risposto.
Chiedi al tuo cliente se il suo "amico" si assume poi anche tutte le
responsabilità......
Se non sbaglio, ultimamente, è morta una ragazza per un malore in un
solarium.
Non per colpa del solarium, ovviamente, ma chissà cosa andrà a scovare
l'inchiesta......
Se puoi evita il lavoro......
Innanzitutto grazie ad entrambi... oggi ho parlato anche con un'altro mio
collega e mi ha giustamente messo un'altra pulce nell'orecchio: in un centro
estetico ci saranno certamente solventi, roba applicata al viso ecc... e di
solito è materiale infiammabile. Tali valutazioni non dovrei farle io ma il
progettista, tuttavia io sono coresponsabile, così come lo è il committente,
se il progettista non è una persona qualificata e preparata su queste
tematiche. Immagino che vada fatta un'attenta valutazione del rischio
d'incendio o d'esplosione x la presenza di questi materiali, valutandone la
quantità in stoccaggio ecc...
Io ravvedo tali possibili eventualità:
Locale similare a studio medico, locale a maggior rischio in caso
d'incendio, locale forse con pericolo di esplosione (perlomeno nelle
immediate vicinanze delle cabine ove si eseguono cure estetiche...
Il "progettista" secondo me non è nè ingegnere, ne perito elettrotecnico...
ha dimensionato il montante in cavo fg7 4x16 con a monte un mgt da 100A, su
una presa trifase da 32A ha previsto un mgt da 40A... insomma mi pare un
improvvisatore :)
Sto cercando di medicarmela... ormai il lavoro è in esecuzione, di certo lo
faccio a regola d'arte, l'unico casino è che le determinazioni di che tipo
di locale si tratti non è che siano una bazzecola, è uno di quei locali
molto al confine fra quelle di cui sopra.. :(
In simili locali posso usare le normali prese bipasso tipo italiano?
(Intendo se fosse con rischio di esplosione... mi pare dovrebbe essere tutto
ip44 almeno?...)
Grazie ancora..
Enrico.