Discussione:
Misurazione di terra
(troppo vecchio per rispondere)
sebago
2004-04-02 19:23:58 UTC
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Come funziona il misuratore di terra quello coi tre picchetti da
piantare?

C'è sicuramente scritto (e in modo dettagliato) sul manuale dello
strumento.
Mi domando come possa dare una misura affidabile... cioè, i tre
picchetti
possono essere piantati a distanze non esattamente "ideali", oppure dove
pianto un picchetto magari il terreno ha caratteristiche molto diverse
dal
punto in cui è piantato il dispersore da misurare, sotto ad uno dei
picchetti può trovarsi della roccia... o altro ancora.
La misura di terra con tre picchetti (voltamperometrica) va eseguita,
secondo le indicazioni del manuale, ponendo il picchetto di corrente alla
distanza segnalata dal manuale (tipicamente a circa 3-5 volte la distanza
massima di ingombro dell'impianto da misurare) e ponendo il picchetto di
tensione a varie distanze, via via crescenti, a partire dall'impianto da
misurare fino ad arrivare al picchetto di corrente (quello più lontano).
In tal modo si ottiene una serie di valori che vanno riportati in un
grafico, dal quale si ricava un certo andamento che è inizialmente
crescente, poi si "assesta" presentando un punto di flesso (e speriamo
che nessuno mi accusi di voler tirar fuori il calcolo infinitesimale...),
e infine, quando il picchetto di tensione si avvicina a quello di
corrente (più lontano) il grafico riprende a crescere. Il valore da
prendere in considerazione per la resistenza dell'impianto di terra è
proprio quello della zona di "assestamento" ( o se vuoi quello del punto
di flesso della curva). Ciò sta anche ad indicare che la misura va fatta
come si deve e non, come spesso capita, con una o due letture strumentali
che, come dicevi, possono essere falsate per anomalia locale del terreno
o cattiva infissione dei picchetti. Non è vero che si perda chissà
quanto tempo: io insegno in un istituto professinale e ho eseguito come
esercitazione pratica con i miei alunni la misura di un impianto di terra
(simulato da una puntazza infissa nel terreno) e anche della resistività
superficiale del terreno, con una strumento probabilmente uguale o molto
simile al tuo (HT 5060). Beh, ci abbiamo messo in tutto tre ore, e avevo
una quindicina di allievi attorno. Un installatore esperto ci mette molto
meno e fa una misura molto più corretta di quella solita frettolosa
("mettiamo un paio di picchetti sonda, leggiamo e poi ce ne torniamo a
casa che è tardi...").
Se invece la misura voltamperometrica non si può effettuare (per mancanza
di spazi, per esempio) si può fare una misura "loop" (sempre descritta
nel manuale), in cui a favore della sicurezza si va sostanzialmente a
misurare sia la resistenza del PE di utente, sia la terra dell'utente sia
la terra della cabina ENEL (che di solito è però molto bassa), e se si
trova che è al di sotto del valore massimo [Rt<= 50 (oppure 25) / Idn] va
bene a maggior ragione.
E' una domanda forse banale... a dire la verità nella ditta per cui
lavoro
le misurazioni di terra son sempre state un optional e quindi quello
strumento l'ho usato solo una volta o due :)
Ahi ahi, non dirlo troppo forte...
E poi apparte questo, non è più conveniente utilizzare uno strumento
tipo il
"macrotest" della HT che misura la terra utilizzando praticamente la
terra
di cabina come "riferimento"? In tal modo ho la resistenza di tutto
l'anello
di guasto no?... Ci sono casi in cui è preferibile usare l'uno o l'altro
strumento?
Se non ho male interpretato, mi pare di aver già risposto.
Saluti e scusa per la lunghezza.
Sebastiano
--
Sebastiano

Inviato da www.mynewsgate.net
Goofy
2004-04-03 06:25:46 UTC
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On Fri, 02 Apr 2004 19:23:58 GMT, "sebago"
Post by sebago
La misura di terra con tre picchetti (voltamperometrica) va eseguita,
secondo le indicazioni del manuale, ponendo il picchetto di corrente alla
distanza segnalata dal manuale (tipicamente a circa 3-5 volte la distanza
massima di ingombro dell'impianto da misurare)
Il che vuol dire nell'ordine del chilometro, per impianti medi dei
sistemi TN. E' possibile in aperta campagna, ma nelle zone artigianali
e' gia' piu' complicato, per non parlare della citta'.

Una operazione troppo onerosa per una misura sostanzialmente inutile.
Speriamo nelle dichiarazioni di "terra globale". A proposito, sapete
come si comportano l'Elel e gli altri distributori? Ero rimasto che in
zona Firenze la dichiarazione di "terra globale" l'avevano fatta,
notizie da altre zone?

Comunque il punto di flesso si trova anche usando distanze inferiori
(e proprio per quelle serve cercarlo)
Post by sebago
Se invece la misura voltamperometrica non si può effettuare (per mancanza
di spazi, per esempio) si può fare una misura "loop" (sempre descritta
nel manuale),
Solo nei sistemi TT, non nei TN. (E nei TT credo normalmente nessuno
si metta a piantar picchetti)



Goofy
sebago
2004-04-05 16:37:50 UTC
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Post by Goofy
Post by sebago
La misura di terra con tre picchetti (voltamperometrica) va eseguita,
secondo le indicazioni del manuale, ponendo il picchetto di corrente alla
distanza segnalata dal manuale (tipicamente a circa 3-5 volte la distanza
massima di ingombro dell'impianto da misurare)
Il che vuol dire nell'ordine del chilometro, per impianti medi dei
sistemi TN. E' possibile in aperta campagna, ma nelle zone artigianali
e' gia' piu' complicato, per non parlare della citta'.
Una operazione troppo onerosa per una misura sostanzialmente inutile.
Sarà inutile (non credo) ma è comunque obbligatoria visto che poi chi
certifica con la DDC omologa anche l'impianto di terra per il DPR 462/01.
Se non viene eseguita, come fa l'installatore a verificare che ci sia il
coordinamento con le protezioni?
In TN, l'alternativa è misurare le tensioni di passo e di contatto ma non
mi pare una grande semplificazione.
Post by Goofy
Speriamo nelle dichiarazioni di "terra globale". A proposito, sapete
come si comportano l'Enel e gli altri distributori? Ero rimasto che in
zona Firenze la dichiarazione di "terra globale" l'avevano fatta,
notizie da altre zone?
Si sta attivando la procedura anche a NUORO, ma si prevedono tempi lunghi.
In ogni caso non credo che sarà il toccasana che molti aspettano, anche
perché l'Enel, cautelativamente, non garantisce nel tempo il perdurare
del "paradiso delle terre".
Post by Goofy
Comunque il punto di flesso si trova anche usando distanze inferiori
(e proprio per quelle serve cercarlo)
Tanto meglio, sempre che il manuale dello strumento lo indichi come
fattibile.
Post by Goofy
Post by sebago
Se invece la misura voltamperometrica non si può effettuare (per mancanza
di spazi, per esempio) si può fare una misura "loop" (sempre descritta
nel manuale),
Solo nei sistemi TT, non nei TN. (E nei TT credo normalmente nessuno
si metta a piantar picchetti)
De gustibus non est disputandum.

Saluti

--
Sebastiano

Inviato da www.mynewsgate.net
Goofy
2004-04-06 10:29:48 UTC
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On Mon, 05 Apr 2004 16:37:50 GMT, "sebago"
Post by sebago
In TN, l'alternativa è misurare le tensioni di passo e di contatto ma non
mi pare una grande semplificazione.
Tutt'altro! E non serve certo per eliminare il problema della distanza
di posa dell'elettrodo (distanza che e' la stessa che serve per la
misura della resistenza)
Post by sebago
Post by Goofy
Comunque il punto di flesso si trova anche usando distanze inferiori
(e proprio per quelle serve cercarlo)
Tanto meglio, sempre che il manuale dello strumento lo indichi come
fattibile.
Non serve l'autorizzazione del manuale dello strumento .

Ciao.

Goofy
sebago
2004-04-06 16:09:10 UTC
Permalink
Post by Goofy
Post by sebago
In TN, l'alternativa è misurare le tensioni di passo e di contatto ma non
mi pare una grande semplificazione.
Tutt'altro! E non serve certo per eliminare il problema della distanza
di posa dell'elettrodo (distanza che e' la stessa che serve per la
misura della resistenza)
continuo a ritenere che una misura di terra sia più semplice e fattibile delle
misure di tensioni di passo e contatto ma, come dicevo anche nel post
precedente, "de gustibus..."
Post by Goofy
Post by sebago
Post by Goofy
Comunque il punto di flesso si trova anche usando distanze inferiori
(e proprio per quelle serve cercarlo)
Tanto meglio, sempre che il manuale dello strumento lo indichi come
fattibile.
Non serve l'autorizzazione del manuale dello strumento
Se il manuale dello strumento indica che, per poter fornire una misura
efficace, devono essere rispettate determinate distanze (come è indicato in
quello che ho usato io), ho due possibilità:
a) seguire le indicazioni
b) non seguirle e fare la misura seguendo quello che ritengo più corretto.

Nel caso a) il costruttore dello strumento (ben tarato, mantenuto e
periodicamente revisionato) mi assicura l'effettuazione di misure corrette e
riportabili come tali;
nel caso b) il costruttore, ovviamente, non mi garantisce un bel nulla.

E' un principio, credo generale, secondo cui ogni apparecchiatura, compresi gli
strumenti di misura, deve essere utilizzata secondo le indicazioni del
costruttore.

"Non serve l'autorizzazione del manuale dello strumento", però...

Saluti


--
Sebastiano

Inviato da www.mynewsgate.net
Goofy
2004-04-06 16:54:22 UTC
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On Tue, 06 Apr 2004 16:09:10 GMT, "sebago"
Post by sebago
continuo a ritenere che una misura di terra sia più semplice e fattibile delle
misure di tensioni di passo e contatto
Mi saro' spiegato male, ma questa e' anche la mia tesi.
Post by sebago
Post by Goofy
Comunque il punto di flesso si trova anche usando distanze inferiori
(e proprio per quelle serve cercarlo)
a) seguire le indicazioni
b) non seguirle e fare la misura seguendo quello che ritengo più corretto.
Giusto.
Post by sebago
E' un principio, credo generale, secondo cui ogni apparecchiatura, compresi gli
strumenti di misura, deve essere utilizzata secondo le indicazioni del
costruttore.
Il responsabile della misura comunque non e' il costruttore dello
strumento ma sono io che ho tutti i diritti di applicare le leggi
della fisica ed usare lo strumento come credo opportuno.


Goofy
sebago
2004-04-07 08:27:06 UTC
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Post by Goofy
Post by sebago
E' un principio, credo generale, secondo cui ogni apparecchiatura, compresi gli
strumenti di misura, deve essere utilizzata secondo le indicazioni del
costruttore.
Il responsabile della misura comunque non e' il costruttore dello
strumento ma sono io che ho tutti i diritti di applicare le leggi
della fisica ed usare lo strumento come credo opportuno.
siamo d'accordo, solo che bisognerebbe vedere/verificare/chiedere se lo
strumento è in grado di dare ugualmente una misura corretta: penso che se il
costruttore ha dato nel manuale una indicazione sulle modalità di esecuzione
della misura, non lo abbia fatto a caso ma seguendo anche lui le "leggi della
fisica" oltre che quelle della regola dell'arte in fatto di misure.

Saluti
--
Sebastiano

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