Discussione:
Tensioni parassite?
(troppo vecchio per rispondere)
Alessandro
2004-09-23 09:04:38 UTC
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Forse non è il furum adatto ma non sapevo dove rivolgere questa domanda,
volevo chiedere: come mai, prendendo un qualsiasi tester (ho provato con
diversi) e infilando un puntale su la fase di una presa ( quelle di casa a
220v) e lasciando libero l'altro puntale ho una tensione di 15-20v circa?
Marco
2004-09-23 12:00:20 UTC
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E' normale che due corpi isolati tra loro abbiano un diverso potenziale,
l'aria non fa eccezione (o il contatto sul puntale opposto) se il tuo tester
ha una resistenza interna elevata riesci a misurare questa differenza, con i
vecchi tester dove serviva far circolare una certa corrente per muovere
l'ago questo non era possibile.
Ciao
Gabriele Tacchi
2004-09-23 13:18:21 UTC
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Direi che il tester non sta misurando la differenza di potenziale tra la
fase e l'aria.
Piuttosto: l'altro cavo del puntale collegato al tester è messo a terra
attraverso la sua capacità verso il terreno. In altre parole il conduttore
del tester che tieni isolato si comporta come l'armatura di un condensatore,
l'aria come il dielettrico del condensatore e il terreno come l'altra
armatura. La capacità è molto piccola quindi l'impedenza di questo
condensatore parassita è molto elevata a 50 Hz. Tuttavia, essendo molto
elevata l'impedenza interna del tester la tensione che questo misura è non
nulla. Se il tester avesse impedenza infinita (voltmetro ideale) misureresti
la piena tensione di rete in quanto nel voltmetro non scorrerebbe corrente.

Una prova: collega al puntale che tieni isolato un conduttore lungo diversi
metri. Dovresti vedere la tensione aumentare in quanto la capacità parassita
aumenta.

Con questo fenomeno occorre scontrarsi quando si realizzano impianti a
neutro isolato (ad esempio i cosiddetti IT medici) nei quali una eccessiva
estensione dei conduttori causa una parziale messa a terra di un punto
dell'impianto stesso rendendo pericoloso (siamo in condizioni di microshock)
anche il primo guasto a terra.
Analogamente questo è il modo in cui negli impianti MT esistenti in Italia
(prima del passaggio a neutro compensato) si chiudono le correnti di guasto
a terra.

ciao, Gabriele

dott. ing. Gabriele Tacchi
www.lpqi.org
Post by Marco
E' normale che due corpi isolati tra loro abbiano un diverso potenziale,
l'aria non fa eccezione (o il contatto sul puntale opposto) se il tuo tester
ha una resistenza interna elevata riesci a misurare questa differenza, con i
vecchi tester dove serviva far circolare una certa corrente per muovere
l'ago questo non era possibile.
Ciao
Alessandro
2004-09-23 16:44:36 UTC
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Grazie per le delucidazioni, ho comunque un altro quesito da porvi dato che
siete abbastanza esperti:
Ho un punto luce di un impianto appena realizzato da un mio amicho che se
accendi l'interruttore ho la 220v se spengo l'interruttore ho 160v
ovviamente a lampada scollegata ma se collego la lampada con l'interruttore
spento la lampada non si accende, il funzionamento è regolare ma si ha
questo problema, il cablaggio è stato ricontrollato cosa può essere
successo?
Post by Alessandro
Forse non è il furum adatto ma non sapevo dove rivolgere questa domanda,
volevo chiedere: come mai, prendendo un qualsiasi tester (ho provato con
diversi) e infilando un puntale su la fase di una presa ( quelle di casa a
220v) e lasciando libero l'altro puntale ho una tensione di 15-20v circa?
pekilan
2004-10-01 00:47:53 UTC
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Ma scusa, ti e' stato appena spiegato il perche'.
Forse e' meglio che ti ripassi la definizione di condensatore, cosa e'
un'armatura, etc.

Pekilan
Post by Alessandro
Ho un punto luce di un impianto appena realizzato da un mio amicho che se
accendi l'interruttore ho la 220v se spengo l'interruttore ho 160v
ovviamente a lampada scollegata ma se collego la lampada con l'interruttore
spento la lampada non si accende, il funzionamento è regolare ma si ha
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